Pagina 4
La gita di primavera
La visita alla collegiata di Santa
Maria Maggiore con la famosa Cappella Baglioni, il pavimento maiolicato di
Deruta e gli affreschi del Pinturicchio, che sono considerati la sua migliore
produzione. La chiesa di S. Lorenzo che presenta una facciata veramente
suggestiva, con gli elementi decorativi del VIII secolo, la loggia del XII
secolo, i rosoni del XVI secolo. Ciò a dimostrare che le numerosissime vicende
storiche che hanno interessato la chiesa ed il suo convento si sono
inevitabilmente ripercosse anche sull’intera architettura del manufatto, che
ancora oggi mostra aspetti non del tutto chiari e di difficile lettura sia sul
piano storico che su quello artistico. Il borgo invoglia a restare, ma vogliamo
visitare le FONTI DEL CLITUNNO. Le acque sorgive sotterranee, che fuoriescono da
fenditure rocciose, alimentano un laghetto artificiale delimitato da un parco,
costruito nel 1852. L’acqua limpida, assume una varietà attraente di sfumature
di colori. Giosuè Carducci, conquistato dalla bellezza di queste fonti, dedicò a
questo luogo tranquillo, una delle sue Odi Barbare, intitolata “Alle Fonti del
Clitunno”. Una stele all’interno del parco, commemora la sua visita. Bisogna
tornare a Monteluco per pranzare, caricare le valige sull’autobus e far ritorno
a Chieti. L’albergo Ferretti è gestito con professione ed amore dai proprietari,
Massimo Ferretti con sua moglie Lorella. E’ posizionato in un luogo
meraviglioso, suggestivo e incantato, immerso nella pace di un bosco splendido,
arricchito di percorsi pedonali suggestivi, meta di pellegrinaggi e nel quale si
respira un’aria mistica. Lo chef Massimo Ferretti, (appassionato di moto
d’epoca), con un pizzico di creatività, arricchisce i piatti che cucina, con
ingredienti sani. Per non dar fastidio all’ambiente dove lavora, la sala da
pranzo è illuminata con una luce fioca. Il personale a servizio parla con voce
bassa, per non sfatare questo ambiente ovattato. C’è molta educazione e la
cucina è semplice e genuina. |
|