RITORNO A RISERVA NATURALE LAMA
BIANCA
La Riserva Naturale di Lama Bianca si
trova sul versante occidentale della Majella, nel Comune di S. Eufemia a Maiella
PE e si raggiunge percorrendo la SS487 verso il Passo San Leonardo (1282m).
Dalla strada asfaltata (1140 m), individuato la segnaletica che indica la
località, si parcheggia la vettura ed attraversando un impetuoso ruscello ci si
incammina, calzando gli sci poco dopo. Incredibile quanta neve naturale è ancora
presente, i cartelli stradali sono ancora sepolti. Monte Amaro (2795 m) ti
sovrasta con le sue ripide rave. Il panorama è immenso e l’occhio si sfoga
osservando il Morrone, le Montagne del Parco, il Gran Sasso, il Sirente, il
Mare. Ben visibile è Roccacaramanico, frazione del comune di Sant’Eufemia a
Maiella PE, che da “paese fantasma”, grazie a persone che hanno acquistato e
recuperato abitazioni in rovina per utilizzarle come seconde case, si sta
incoraggiando alla sua crescita. Non mi stancherò mai di ricordare che in questa
riserva ci sono sentieri naturalistici accessibili per i diversamente abili o
meglio ai portatori di disabilità e soprattutto per i non vedenti, poiché il
percorso ha indicazioni in “braille” e prevede un passamano in molti tratti. La
sciata è accompagnata dal rumore dell’acqua e dal cinguettio dei primi uccelli.
Dove la neve ha fatto posto al prato, si notano i crochi (zafferano-selvatico)
che armoniosamente dipingono un quadro con il verde dell’erba, il bianco della
neve ed il viola dei suoi petali. Per arrivare alla FONTE DELLA CHIESA (1500 M)
ho scelto la variante per Addiaccio della Chiesa, (1550 m), una bellissima
prateria dominata dal Ravone della Vespa. L’escursione si svolge per la maggior
parte nel bosco, ben curato, ogni tanto un terrazzo per riposarsi, uno sguardo
al panorama. Scendere al rifugio FONTE DELLA CHIESA (1500 m) è stato divertente
per la ottima qualità della neve, con pennellate e traversi. Per tornare sulla
strada, (1450 m), la discesa ripida nel bosco, è stata abbastanza difficoltosa
per i tanti rami che hanno coperto la neve. Si prosegue e in un chilometro si
raggiungere l’attacco alla RAVA DEL FERRO (1500 m). Una enorme valanga alta
diversi metri ha cambiato la fisionomia del piazzale. Ora bisogna tornare
indietro, chiudendo l’anello. Gli sci ti trasportano a valle con poca fatica.
La neve che si scioglie alimenta il Fiume Orta che nasce poco più a monte, al
Passo San Leonardo e dopo aver percorso una bellissima valle, si getta al fiume
Pescara che sfocia nel mare Adriatico. L’acqua è cristallina, pulita, ma lungo
il percorso accadrà qualcosa, per questo fatto alla foce quest’acqua arriva
inquinata… Colpa dell’uomo?
|
|