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Prannaserra testimonianza faticosa della vita agricola
 


La neve inizia a circa 1800 metri. La giornata è calda e con temperatura quasi di fine primavera. Quindi la scelta cade nuovamente alla località Balzolo di Pennapiedimonte CH, (710 m), Parco Nazionale della Maiella. Scelgo insieme ad un amico, il sentiero non ancora segnato, che immediatamente si inerpica per arrivare a PRANNASERRA, (PIANO COLTIVATO), (950 m). E’ una testimonianza della faticosa vita agricola dei residenti, con i terrazzamenti che definivano i campi. Si coltivavano patate e grano, si raccoglieva il foraggio per gli animali, c’erano alberi da frutto. Seguendo questa traccia, si incrocia il sentiero del parco G1 in località LA CROCE (1055 m). Seguendo questo sentiero si arriva al rifugio Pischioli, (1135m), l’Ara dei Preti, (1250 m), la Rapina, località CROCETTA (1489 m). Qui si inizia a vedere un po' di neve. Il panorama è MARE/MONTI, con decine di colline, paesi, il lago di Casoli. Il quadro più bello è: MONTE CAVALLO (2171 M) – 

LE GOBBE DI SELVA ROMANA – LA VALLE DEL TORRENTE AVELLA CON LA CARATTERISTICA CARRARECCIA (Il nome AVELLA ha origine dalle piante dell’Avellana, coltivate su questa valle, che producono il frutto del nocciolo) – IL MONTE D’UGNI CON ANNESSO RIFUGIO (2035 M) – LA GROTTA NERA (1450M), “la caratteristica di questa grotta son le stalattiti bianche, morbide e spugnose formate dal - Latte di Monte – Un composto di calcite pura e acqua” - SI INTRAVVEDE LA LUNGA CRESTA DEL MARTELLESE CON LE CIME: FORCONE (2240M), RAPARO, MACIRENELLE (2017 M) – E L’IMPONENTE CIMA MURELLE (2596 M). Insomma… godere, emozionarsi, riflettere su questo quadro, ne vale la pena. Il ritorno sino al Balzolo, seguendo sempre il sentiero G1..

 

 

 


 

Lunghezza: 12 km A/R   Dislivello: 780 m    Difficoltà: E/EE    Tempo di percorrenza: 4,5 h senza soste


 

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