ANCHE SE FA
CALDO C'E' UNA VALLE CHE OFFRE EMOZIONI Il caldo e l’afa non accennano a diminuire, quindi se si vuole andare in montagna bisogna, come già dato notizia, trovare ombra ed acqua. Questa volta ho scelto il percorso più lungo e con maggior dislivello per arrivare a Monte Amaro (2793 m),… ma non per percorrerlo tutto. Ho preventivato di tornare indietro alle ore 13, in qualsiasi punto mi trovavo. La partenza è da Fara san Martino (440 m), CH. Fara è una parola di origine longobarda che individua un gruppo, costituito da famiglie imparentate. Occorre parcheggiare l’auto nell’area riservata lungo la carrareccia che porta all’imbocco del Vallone di Santo Spirito. Per entrare nella valle si attraversa uno stretto ed alto corridoio dove c’è sempre uno spiffero di aria fresca. La leggenda narra che fu fra Martino eremita che aprì con i gomiti lo stretto passaggio tra le rocce, per permettere agli abitanti del posto, di raggiungere i pascoli e le sorgenti a monte. In seguito si costruì il monastero di San Martino in Valle, distrutto dai Turchi e sepolto da dodici metri di detrito alluvionale, causa frane. Oggi è visibile il portale gotico con alcuni colonnati delle tre navate, riportati alla luce circa dieci anni fa. Come non contemplare questo monastero che trasmette sempre un senso di misticismo?
Inizio a percorrere il VALLONE DI SANTO SPIRITO. Sono a conoscenza che sul sentiero ci sono un paio di fontane, una fitta faggeta e ripide salite, con fondo breccioso e quindi scivoloso in discesa. Ogni tanto c’è una breve zona pianeggiante per recuperare le forze. La prima fonte, Vaiz' Long, (570 m), si incontra subito. Meglio fermarsi e bere a lungo. Per arrivare alla fonte delle Vatarelle (850m), bisogna attraversare un canyon dove rimbomba l’eco, un modo per avere un amico! Sull’alta parete rocciosa, sì distingue una scultura naturale di un personaggio anonimo… raffigura un cinghiale!
artistico. All’uscita della seconda radura, il paesaggio cambia aspetto, si vedono le alte cime della Majella ad iniziare dalla Cima dell'Altare (2.565 m). Sono le ore 13 e Fonte Milazzo (1596 m), è vicino. Avevo in mente di proseguire sino a PIANO LA CASA (1780 m) per incontrare l’amico pastore Domenico. Ero sicuro di incontrarlo, perché nei mesi di giugno-luglio e agosto, si trasferisce in questo posto. Volevo gustare il suo formaggio caprino che con l’erba aromatica di questo periodo, rende il formaggio insuperabile. Ha prevalso il mio programma… TORNARE INDIETRO! Scendere a valle è stata una sofferenza per il caldo torrido. Salito in macchina, sudato come ero, il punto d'arrivo è stato la vicina sorgente del fiume Verde. Qui ho bevuto profondamente questa acqua sorgiva fresca, leggera, con il suo colore turchese. Questo prezioso liquido, l’oro bianco da tutelare per la sopravvivenza del pianeta, in una giornata con 35 gradi di temperatura e l’80 per cento di umidità, ti rapisce. Non bisogna dimenticare che a Fara san Martino ci sono stabilimenti per la produzione e vendita della pasta, conosciuta ed apprezzata nel mondo. La farina viene impastata con questa acqua sorgiva che ha proprietà organolettiche importanti. Anche il particolare clima asciutto e ventilato, permette una perfetta essiccazione della pasta.
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DIFFICOLTA’ EE Escursionisti esperti - DISLIVELLO 1160 m - DISTANZA 12 km - TEMPO DI PERCORRENZA 6 ore senza soste |