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La gita di primavera
 


La gita di primavera di tre giorni è prevista nel programma del CAI della sezione Majella di Chieti. La scelta è stata l’Umbria con il tema: DALLA SOLIDARIETA’ ALLA CONOSCENZA DEL TERRITORIO.
 

ENZO CORI ha risposto e soddisfatto le tante domande dei soci del CAI Chieti, con entusiasmo e preparazione, sulla flora, la fauna, la storia, l’ambiente. Abbiamo incontrato sul sentiero ben manutentato e segnalato, gli eremi abbandonati, vasti prati con i ciclamini, boschi di querce e di pino d’Aleppo, molto diffuso in Siria (da cui il nome Aleppo). Purtroppo la città è martoriata dalle guerre e dal sacrilegio dei beni archeologici. Arriviamo a Vallo di Nera, il borgo è custodito da una intatta cinta muraria e dalla torre. Le abitazioni del borgo ed i porticati di collegamento, sono realizzati in pietra, mentre le ripide vie in ciottolato, per questa caratteristica, Vallo di Nera lo chiamerei il” borgo di pietra”. Purtroppo non è stato possibile visitare le chiese perché non sicure per il terremoto. Le abbiamo viste dall’esterno. La chiesa di San Rocco, il lavatoio, la chiesa di San Giovanni, la Chiesa di Santa Maria Assunta. Queste due chiese hanno la facciata in stile romanico spoletino, si differenziano per il campanile e per il portale di ingresso, che nella Chiesa di Santa Maria Assunta è ogivale. Tornati a Sant’Anatolia, abbiamo ringraziato e salutato gli amici Umbri con un… “a buon rendere in Abruzzo”. Prima di tornare in albergo abbiamo visitato un altro borgo medioevale, SCHEGGINO PG anch’esso protetto dalle mura, con le strette viuzze attraversate dagli archi in pietra. Abbiamo visitato la chiesa di San Nicola con le sue preziose tele. Giornata intensa sia culturalmente, sia sull’ambiente che per il territorio. Tornati in albergo, aspettando la cena, ho voluto ancora immergermi nel silenzio del bosco sacro, dove ho conosciuto dei giovani che trascorrevano alcuni giorni nella preghiera e meditazione, avendo come alleati l’immensità del creato. Dopo cena, anche se la temperatura esterna era freddina, sono uscito ed il cielo stellato mi ha bloccato nel contemplare i pianeti, le costellazioni, le luci intermittenti delle stelle, il tutto nel silenzio più assoluto. Il terzo giorno era in programma la visita a Norcia, sconsigliata per le strade ancora impraticabili a causa terremoto. La scelta è SPELLO , cinta dalle Mura Romane. È una città d’arte e con i tanti addobbi floreali, è uno dei borghi più belli in Italia. Abbiamo attraversato le tre porte: la Porta Urbica la Porta Consolare, del I sec. a. Cristo. e la Porta Venere, con le due belle torri a base dodecagonale, (le Torri di Properzio).
 

 

    

 

 

  

 

 

 

 

 

 

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